L’Autore e l’Atto di Creazione
“lo Stato ha sempre avuto l’ambizione di sostenere e promuovere un’élite artistica e letteraria in nome dell’eccellenza o, più recentemente, della diversità e dell’assunzione di rischi, come elemento essenziale di diffusione del Paese, secondo forme e dispositivi che ovviamente variavano nel corso dei secoli”.
Il cd Rapporto di Bruno Racine è stato realizzato con il contributo di Noël CORBIN, ispettore generale per gli affari culturali e Celine ROUX, capo delle petizioni presso il Consiglio di Stato Bertrand SAINT-ETIENNE, revisore contabile presso la Corte dei Conti.
Gennaio 2020
Gli elementi di analisi raccolti consentono di caratterizzare oggettivamente lo sviluppo della situazione degli artisti-autori, che è l’oggetto della prima parte del rapporto.
Gli elementi di analisi raccolti consentono di caratterizzare oggettivamente lo sviluppo della situazione degli artisti-autori, che è l’oggetto della prima parte del rapporto.
La missione rileva quindi un fenomeno già di vecchia data di indebolimento delle condizioni di vita e della creazione degli artisti-autori, recentemente aggravato da fattori ciclici, mentre gli artisti-autori rimangono insufficientemente organizzati per far sentire la loro voce e le autorità pubbliche ne tengono conto in modo insufficiente nelle loro politiche.
In primo luogo, il peggioramento della situazione economica e sociale degli artisti-autori si riflette in un’erosione del loro reddito, nonostante l’aumento generale del valore creato.
In media, i lavori creativi sono poco remunerati e influenzati da una forte propensione sociale, mentre tra artisti-autori, giovani e donne sono particolarmente esposti a difficoltà socio-economiche.
La definizione stessa di artista-autore professionista è circondata dalla vaghezza ed è soggetta a interpretazioni diverse, da cui l’aspirazione allo status spesso espressa. Gli artisti-autori, il cui orario di lavoro non è remunerato in quanto tale, presentano infine uno squilibrio nei rapporti con i loro committenti (editori, produttori, emittenti, ecc.).
Altri fattori più ciclici spiegano anche il recente peggioramento del disagio degli artisti-autori: l’insufficiente considerazione delle conseguenze per loro di alcune riforme sociali, le difficoltà amministrative che troppo spesso affrontano, nonché la prospettiva della riforma pensionistica, percepita come una minaccia al sistema di sicurezza sociale degli artisti-autori.
Di fronte a questa situazione, la missione sottolinea la frammentazione della rappresentazione di artisti-autori in molteplici strutture, associative o sindacali, che non favorisce la difesa di interessi professionali comuni.
Se una recente consapevolezza sembra incoraggiare quest’ultimi a riunirsi, molti si trovano dipendenti da organizzazioni di gestione collettiva, il cui ruolo a favore degli artisti-autori è importante ma che non possono rappresentarli da soli.
La gestione della questione degli artisti-autori da parte delle autorità pubbliche, infine, richiede diverse critiche.
Se più interventi supportano la creazione, questi sono raramente coordinati. Il risultato è una mancanza di chiarezza nell’azione intrapresa in questo settore, nonché una cancellazione dell’autore sotto il groviglio di dispositivi di aiuto raramente incentrati su di lui.
Gli aiuti destinati direttamente agli artisti-autori sembrano in particolare eccessivamente modesti. Inoltre, le pratiche degli enti pubblici non sono sempre esemplari quando si tratta di rispettare i diritti degli autori.
In conformità con la lettera di incarico, il lavoro ha anche cercato di identificare le principali tendenze in atto nel mondo della creazione, per proporre tendenze artistiche di domani.
Sembra emergere quindi che le nuove modalità di creazione e diffusione comportino rischi invece che opportunità per gli artisti-autori.
L’autoproduzione libera un notevole potenziale creativo, ma rafforza il trasferimento delle spese all’autore. Allo stesso modo, la disintermediazione e l’ampia diffusione delle opere grazie alle piattaforme un rischio di sovrapproduzione e distruzione di valore, senza risolvere la dipendenza degli artisti-autori da attori dei committenti.
In generale, la qualifica di autore e il sistema tradizionale di remunerazione correlata si imbattono in nuove forme di creazione (videografici, creatori di videogiochi…).
Testimoni della messa in discussione dei modelli tradizionali di creazione e delle loro difficoltà materiali, le nuove generazioni di artisti-autori stanno facendo scelte sempre più frequenti di metodi di lavoro collettivi, spesso staccandosi dall’ambiente urbano.
In una parte finale, postulando la legittimità di una “politica degli autori”, la missione conclude che lo Stato deve affermarsi nel suo triplice ruolo di regolatore e garante dell’equilibrio, promotore di eccellenza, diversità e assunzione di rischi, pur mantenendo un ruolo di partecipazione esemplare.
Per fare ciò, la missione formula 23 raccomandazioni che mirano a tener conto della richiesta di status di artisti-autori attraverso un migliore riconoscimento della loro professionalità, per definire un nuovo quadro di consultazione, in cui sarebbero meglio rappresentati, di proporre alla contrattazione collettiva una tabella di marcia per le riforme protettive e, infine, di rafforzare le politiche pubbliche a sostegno degli artisti-autori.
Proponendo un calendario per l’attuazione delle raccomandazioni, la missione sottolinea che alcune di queste misure condizionano le altre. Si tratta quindi di:
- rafforzare collettivamente gli artisti-autori, mediante la rapida organizzazione di elezioni professionali che consentano di dare corpo e legittimità al Consiglio nazionale degli artisti-artisti da creare al fine di fungere da quadro per la contrattazione collettiva con le emittenti;
- consolidare l’artista-autore a livello individuale, studiando senza indugio la definizione di un contratto d’ordine tenendo conto del lavoro creativo; chiedere agli organismi di gestione collettiva di riservare una parte dei loro crediti di azioni culturali per aiuti a beneficio diretto degli artisti-autori, una parte che non dovrebbe andare al di sotto di un tasso da fissare; condizionando gli aiuti pubblici al rispetto dei diritti degli artisti-autori, questo principio si applica in particolare all’efficace attuazione del diritto di rappresentanza nel campo delle arti visive e alla remunerazione di determinate categorie di autori nelle fiere e festival.
Elenco di raccomandazioni
Rispondere alla richiesta di status definendo la professionalità dell’artista-autore:
1. – tenere conto dei criteri di professionalità per consentire agli autori di beneficiare di una copertura dei loro contributi eccessivi da parte delle commissioni di azione sociale di AGESSA e MDA, quando non soddisfano le condizioni di reddito e lo richiedono.
2. – semplificare e diminuire i dispositivi di tassazione per tenere conto delle entrate percepite dagli artisti-autori (calcolo di contributi e spese) e consentire loro di distribuire i loro pagamenti.
3. – ampliare la portata delle attività ausiliarie e aumentare il numero annuale di attività consentite nonché il massimale per le entrate associate, al fine di tenere meglio conto delle attività dell’autore in città.
4 – aprire il diritto di voto alle elezioni professionali a tutti gli artisti-autori che soddisfino la condizione di reddito (900 volte il valore medio del salario minimo orario) in almeno uno degli ultimi quattro anni; in secondo luogo, prevedere le modalità che consentano agli artisti-autori, che non abbiano raggiunto un determinato reddito, che possano essere considerati professionisti, in relazione a criteri oggettivi da associare alle elezioni, quando lo richiedono.
Rafforzare collettivamente artisti-autori:
5 – organizzare rapidamente elezioni professionali in ciascun settore della creazione artistica al fine di fornire agli artisti-autori organizzazioni rappresentative, finanziate da organizzazioni di gestione collettiva.
6 – generalizzare gli organismi di mediazione settoriale e rafforzare il loro ruolo consentendo loro di intervenire per risolvere le controversie individuali tra artisti-autori e attori e loro committenti (editori, produttori, distributori).
7 – creare un Consiglio nazionale composto da rappresentanti di artisti-autori, organizzazioni di gestione collettiva e rappresentanti di produttori, editori e distributori, incaricati di formulare proposte e condurre negoziati collettivi su qualsiasi argomento relativo alla condizione artisti-autori e le loro relazioni con gli espositori.
8 – rafforzare la rappresentazione degli autori in seno al Consiglio superiore per la proprietà letteraria e artistica (CSPLA) ed estendere le sue missioni per studiare le condizioni degli artisti-autori.
9 – creare una delegazione di autori presso il Ministero della Cultura come unico punto di ingresso, responsabile del coordinamento della politica degli artisti-autori del Ministero della Cultura e dei suoi istituti pubblici, per il pilotaggio della cooperazione territoriale guidato dai DRAC, per preparare le riforme concernente gli artisti-autori e assicurare la segreteria del Consiglio nazionale degli artisti-autori.
10 – organizzare la concertazione e la contrattazione collettiva al fine di raggiungere, entro la fine del 2021:
· la determinazione di un tasso di compensazione proporzionale di riferimento per gli autori secondo i settori,
· l’attuazione di una maggiore trasparenza sui risultati dell’operazione di le loro opere, principalmente sul monitoraggio delle vendite,
· l’introduzione nel codice di proprietà intellettuale di un contratto per ordinare remunerando in copyright l’orario di lavoro collegato all’attività creativo,
· la diffusione di buone pratiche professionali, nel senso del meglio equilibrio nel rapporto tra artista-autore e fine della creazione, nonché incoraggiamento della diversità nella creazione.
11 – creare un osservatorio in seno al Consiglio nazionale degli artisti-autori al fine di attuare un monitoraggio statistico e qualitativo raffinato e affidabile.
Supporto all'artista-autore individualmente
12 – aumentare mediante la ridistribuzione la quota di aiuti concessi direttamente agli artisti-autori in tutti gli aiuti pubblici destinati alla cultura.
13 – chiarire l’articolo L. 324-17 dell’IPC prevedendo una quota minima di crediti di azioni artistiche culturali che devono essere utilizzati dagli OCM a sostegno diretto degli autori.
14 – facilitare l’accesso alle norme applicabili agli artisti-autori creando un portale informativo gestito dal Ministero della Cultura in collaborazione con la Direzione della previdenza sociale e il Ministero dell’economia e delle finanze.
15 – garantire che tutte le organizzazioni di sicurezza sociale siano a conoscenza delle norme applicabili agli artisti-autori e che una persona di riferimento sia identificata come referente.
16 – generalizzare immediatamente il diritto di rappresentanza a tutte le mostre temporanee nelle istituzioni pubbliche.
17 – stabilire, in collaborazione con CNL e SOFIA, una remunerazione per gli autori di fumetti e letteratura per bambini, nell’ambito della loro partecipazione a fiere e festival.
18 – condizionare l’assegnazione degli aiuti pubblici al rispetto delle norme e delle buone pratiche relative agli artisti-autori.
19- identificare i fattori di disuguaglianza tra artisti-autori, in base all’origine sociale, geografica o al genere, e mettere in atto misure adeguate per neutralizzare i loro effetti.
20- garantire che gli studenti degli istituti di istruzione artistica ricevano una formazione sugli aspetti legali, amministrativi e commerciali delle loro future carriere.
21- fornire sistemi di aiuto che possano sostenere gli artisti-autori nel tempo e studiare in particolare, nei settori in cui ciò sarebbe rilevante, la possibilità di istituire un sistema paragonabile ai commissari dei paesi scandinavi.
22- rafforzare e moltiplicare i programmi di scambio internazionale a beneficio di artisti-autori, critici d’arte, curatori e curatori.
23- organizzare un evento o un ciclo di mostre di portata nazionale intorno alla creazione contemporanea in Francia con l’obiettivo in particolare di mostrare la sua vitalità e la sua diversità territoriale.
Gli elementi di analisi raccolti consentono di caratterizzare oggettivamente lo sviluppo della situazione degli artisti-autori, che è l’oggetto della prima parte del rapporto.
La missione rileva quindi un fenomeno già di vecchia data di indebolimento delle condizioni di vita e della creazione degli artisti-autori, recentemente aggravato da fattori ciclici, mentre gli artisti-autori rimangono insufficientemente organizzati per far sentire la loro voce e le autorità pubbliche ne tengono conto in modo insufficiente nelle loro politiche.
In primo luogo, il peggioramento della situazione economica e sociale degli artisti-autori si riflette in un’erosione del loro reddito, nonostante l’aumento generale del valore creato.
In media, i lavori creativi sono poco remunerati e influenzati da una forte propensione sociale, mentre tra artisti-autori, giovani e donne sono particolarmente esposti a difficoltà socio-economiche.
La definizione stessa di artista-autore professionista è circondata dalla vaghezza ed è soggetta a interpretazioni diverse, da cui l’aspirazione allo status spesso espressa. Gli artisti-autori, il cui orario di lavoro non è remunerato in quanto tale, presentano infine uno squilibrio nei rapporti con i loro committenti (editori, produttori, emittenti, ecc.).
Altri fattori più ciclici spiegano anche il recente peggioramento del disagio degli artisti-autori: l’insufficiente considerazione delle conseguenze per loro di alcune riforme sociali, le difficoltà amministrative che troppo spesso affrontano, nonché la prospettiva della riforma pensionistica, percepita come una minaccia al sistema di sicurezza sociale degli artisti-autori.
Di fronte a questa situazione, la missione sottolinea la frammentazione della rappresentazione di artisti-autori in molteplici strutture, associative o sindacali, che non favorisce la difesa di interessi professionali comuni.
Se una recente consapevolezza sembra incoraggiare quest’ultimi a riunirsi, molti si trovano dipendenti da organizzazioni di gestione collettiva, il cui ruolo a favore degli artisti-autori è importante ma che non possono rappresentarli da soli.
La gestione della questione degli artisti-autori da parte delle autorità pubbliche, infine, richiede diverse critiche.
Se più interventi supportano la creazione, questi sono raramente coordinati. Il risultato è una mancanza di chiarezza nell’azione intrapresa in questo settore, nonché una cancellazione dell’autore sotto il groviglio di dispositivi di aiuto raramente incentrati su di lui.
Gli aiuti destinati direttamente agli artisti-autori sembrano in particolare eccessivamente modesti. Inoltre, le pratiche degli enti pubblici non sono sempre esemplari quando si tratta di rispettare i diritti degli autori.
In conformità con la lettera di incarico, il lavoro ha anche cercato di identificare le principali tendenze in atto nel mondo della creazione, per proporre tendenze artistiche di domani.
Sembra emergere quindi che le nuove modalità di creazione e diffusione comportino rischi invece che opportunità per gli artisti-autori.
L’autoproduzione libera un notevole potenziale creativo, ma rafforza il trasferimento delle spese all’autore. Allo stesso modo, la disintermediazione e l’ampia diffusione delle opere grazie alle piattaforme un rischio di sovrapproduzione e distruzione di valore, senza risolvere la dipendenza degli artisti-autori da attori dei committenti.
In generale, la qualifica di autore e il sistema tradizionale di remunerazione correlata si imbattono in nuove forme di creazione (videografici, creatori di videogiochi…).
Testimoni della messa in discussione dei modelli tradizionali di creazione e delle loro difficoltà materiali, le nuove generazioni di artisti-autori stanno facendo scelte sempre più frequenti di metodi di lavoro collettivi, spesso staccandosi dall’ambiente urbano.
In una parte finale, postulando la legittimità di una “politica degli autori”, la missione conclude che lo Stato deve affermarsi nel suo triplice ruolo di regolatore e garante dell’equilibrio, promotore di eccellenza, diversità e assunzione di rischi, pur mantenendo un ruolo di partecipazione esemplare.
Per fare ciò, la missione formula 23 raccomandazioni che mirano a tener conto della richiesta di status di artisti-autori attraverso un migliore riconoscimento della loro professionalità, per definire un nuovo quadro di consultazione, in cui sarebbero meglio rappresentati, di proporre alla contrattazione collettiva una tabella di marcia per le riforme protettive e, infine, di rafforzare le politiche pubbliche a sostegno degli artisti-autori.
Proponendo un calendario per l’attuazione delle raccomandazioni, la missione sottolinea che alcune di queste misure condizionano le altre. Si tratta quindi di:
- rafforzare collettivamente gli artisti-autori, mediante la rapida organizzazione di elezioni professionali che consentano di dare corpo e legittimità al Consiglio nazionale degli artisti-artisti da creare al fine di fungere da quadro per la contrattazione collettiva con le emittenti;
- consolidare l’artista-autore a livello individuale, studiando senza indugio la definizione di un contratto d’ordine tenendo conto del lavoro creativo; chiedere agli organismi di gestione collettiva di riservare una parte dei loro crediti di azioni culturali per aiuti a beneficio diretto degli artisti-autori, una parte che non dovrebbe andare al di sotto di un tasso da fissare; condizionando gli aiuti pubblici al rispetto dei diritti degli artisti-autori, questo principio si applica in particolare all’efficace attuazione del diritto di rappresentanza nel campo delle arti visive e alla remunerazione di determinate categorie di autori nelle fiere e festival.
Elenco di raccomandazioni
Rispondere alla richiesta di status definendo la professionalità dell’artista-autore:
1. – tenere conto dei criteri di professionalità per consentire agli autori di beneficiare di una copertura dei loro contributi eccessivi da parte delle commissioni di azione sociale di AGESSA e MDA, quando non soddisfano le condizioni di reddito e lo richiedono.
2. – semplificare e diminuire i dispositivi di tassazione per tenere conto delle entrate percepite dagli artisti-autori (calcolo di contributi e spese) e consentire loro di distribuire i loro pagamenti.
3. – ampliare la portata delle attività ausiliarie e aumentare il numero annuale di attività consentite nonché il massimale per le entrate associate, al fine di tenere meglio conto delle attività dell’autore in città.
4 – aprire il diritto di voto alle elezioni professionali a tutti gli artisti-autori che soddisfino la condizione di reddito (900 volte il valore medio del salario minimo orario) in almeno uno degli ultimi quattro anni; in secondo luogo, prevedere le modalità che consentano agli artisti-autori, che non abbiano raggiunto un determinato reddito, che possano essere considerati professionisti, in relazione a criteri oggettivi da associare alle elezioni, quando lo richiedono.
Rafforzare collettivamente artisti-autori:
5 – organizzare rapidamente elezioni professionali in ciascun settore della creazione artistica al fine di fornire agli artisti-autori organizzazioni rappresentative, finanziate da organizzazioni di gestione collettiva.
6 – generalizzare gli organismi di mediazione settoriale e rafforzare il loro ruolo consentendo loro di intervenire per risolvere le controversie individuali tra artisti-autori e attori e loro committenti (editori, produttori, distributori).
7 – creare un Consiglio nazionale composto da rappresentanti di artisti-autori, organizzazioni di gestione collettiva e rappresentanti di produttori, editori e distributori, incaricati di formulare proposte e condurre negoziati collettivi su qualsiasi argomento relativo alla condizione artisti-autori e le loro relazioni con gli espositori.
8 – rafforzare la rappresentazione degli autori in seno al Consiglio superiore per la proprietà letteraria e artistica (CSPLA) ed estendere le sue missioni per studiare le condizioni degli artisti-autori.
9 – creare una delegazione di autori presso il Ministero della Cultura come unico punto di ingresso, responsabile del coordinamento della politica degli artisti-autori del Ministero della Cultura e dei suoi istituti pubblici, per il pilotaggio della cooperazione territoriale guidato dai DRAC, per preparare le riforme concernente gli artisti-autori e assicurare la segreteria del Consiglio nazionale degli artisti-autori.
10 – organizzare la concertazione e la contrattazione collettiva al fine di raggiungere, entro la fine del 2021:
· la determinazione di un tasso di compensazione proporzionale di riferimento per gli autori secondo i settori,
· l’attuazione di una maggiore trasparenza sui risultati dell’operazione di le loro opere, principalmente sul monitoraggio delle vendite,
· l’introduzione nel codice di proprietà intellettuale di un contratto per ordinare remunerando in copyright l’orario di lavoro collegato all’attività creativo,
· la diffusione di buone pratiche professionali, nel senso del meglio equilibrio nel rapporto tra artista-autore e fine della creazione, nonché incoraggiamento della diversità nella creazione.
11 – creare un osservatorio in seno al Consiglio nazionale degli artisti-autori al fine di attuare un monitoraggio statistico e qualitativo raffinato e affidabile.
Supporto all'artista-autore individualmente
12 – aumentare mediante la ridistribuzione la quota di aiuti concessi direttamente agli artisti-autori in tutti gli aiuti pubblici destinati alla cultura.
13 – chiarire l’articolo L. 324-17 dell’IPC prevedendo una quota minima di crediti di azioni artistiche culturali che devono essere utilizzati dagli OCM a sostegno diretto degli autori.
14 – facilitare l’accesso alle norme applicabili agli artisti-autori creando un portale informativo gestito dal Ministero della Cultura in collaborazione con la Direzione della previdenza sociale e il Ministero dell’economia e delle finanze.
15 – garantire che tutte le organizzazioni di sicurezza sociale siano a conoscenza delle norme applicabili agli artisti-autori e che una persona di riferimento sia identificata come referente.
16 – generalizzare immediatamente il diritto di rappresentanza a tutte le mostre temporanee nelle istituzioni pubbliche.
17 – stabilire, in collaborazione con CNL e SOFIA, una remunerazione per gli autori di fumetti e letteratura per bambini, nell’ambito della loro partecipazione a fiere e festival.
18 – condizionare l’assegnazione degli aiuti pubblici al rispetto delle norme e delle buone pratiche relative agli artisti-autori.
19- identificare i fattori di disuguaglianza tra artisti-autori, in base all’origine sociale, geografica o al genere, e mettere in atto misure adeguate per neutralizzare i loro effetti.
20- garantire che gli studenti degli istituti di istruzione artistica ricevano una formazione sugli aspetti legali, amministrativi e commerciali delle loro future carriere.
21- fornire sistemi di aiuto che possano sostenere gli artisti-autori nel tempo e studiare in particolare, nei settori in cui ciò sarebbe rilevante, la possibilità di istituire un sistema paragonabile ai commissari dei paesi scandinavi.
22- rafforzare e moltiplicare i programmi di scambio internazionale a beneficio di artisti-autori, critici d’arte, curatori e curatori.
23- organizzare un evento o un ciclo di mostre di portata nazionale intorno alla creazione contemporanea in Francia con l’obiettivo in particolare di mostrare la sua vitalità e la sua diversità territoriale.
– continua